Bruce Springsteen: sul palco di San Siro

Ha chiesto che fossero inseriti sui maxi schermi i sottotitoli in italiano
Ha chiesto che fossero inseriti sui maxi schermi i sottotitoli in italiano del suo discorso. Non per estetica, ma perché nessuno potesse dire “non avevo capito”.
Sul palco di San Siro, Bruce Springsteen non ha solo suonato. Ha puntato il dito contro Trump e la sua America dell’odio.
E lo ha fatto parlando a tutti. Ma proprio tutti:
“L’America che amo è nelle mani di una amministrazione corrotta, traditrice e incompetente.
Stasera vi chiediamo di sostenere la democrazia, di alzarvi e far sentire la vostra voce contro l’autoritarismo e far risuonare la libertà.
Adesso stanno accadendo delle cose che alterano la vera natura della democrazia dei nostri Paesi e sono troppo importanti per essere ignorate: gli abusi di un presidente e di un governo disonesto.
In America, casa mia, stanno perseguitando le persone che esercitano la libertà di parola e danno voce al loro dissenso. Questo sta succedendo adesso. Gli uomini più ricchi trovano soddisfazione nell’abbandonare i bambini più poveri al mondo alla malattia e morte.
Nel mio Paese stanno godendo in modo sadico del dolore inflitto ad onesti lavoratori americani.
Stanno abbandonando i nostri più grandi alleati e si stanno alleando con dittatori, contro quelli che lottano per la propria libertà.
Stanno definanziando le Università americane che non si piegano alle loro richieste ideologiche. Stanno prelevando residenti americani dalle strade senza alcun processo, deportandoli in centri di detenzione e prigioni straniere.
Ma ho la speranza che sopravviveremo anche a questo momento”.
Da applausi.
da: Abolizione del suffragio universale

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