L’accordo raggiunto in sede G7 sulla tassa minima globale non è un compromesso onorevole, come definito dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. È un vergognoso atto di servilismo, firmato da Paesi che hanno svenduto l’interesse nazionale per sposare quello americano.
Mentre le aziende italiane la pressione fiscale nel 2024 è del 42,6%, per le multinazionali americane invece sarà tra 0 e 3%.
Ci auguriamo che i Paesi OCSE si ribellino a questo pessimo accordo del G7 perché rappresenta un passo indietro nella lotta all’elusione fiscale.
Pasquale Tridico