
I cittadini pescaresi devono sapere esattamente cos’è emerso dalla
#sentenza del TAR sulle elezioni comunali di
#Pescara. Non chiacchiere, non slogan, ma dati, fatti e verità documentate.
E la verità è semplicemente sconcertante. Altro che “semplici formalità”, altro che “voto sostanziale” come vanno raccontando Masci, Sospiri e Marsilio.

Il TAR ha accertato
#irregolarità gravissime che gettano ombre inquietanti sull’intero procedimento elettorale. Ecco solo alcuni dei dati che lasciano senza parole:

Oltre il 50% delle sezioni con gravi irregolarità documentali;

Schede autenticate in numero superiore agli elettori, con evidente violazione delle norme che dovrebbero impedire l’uso di “
#schede #ballerine” cioè La pratica illecita con cui schede authenticate escono dal seggio e rientrano già compilate, alterando il risultato;

Schede non autenticate utilizzate per il voto, sintomo di
#controlli saltati e possibilità concreta di brogli;

Verbali di
#consegna delle schede mancanti in decine di sezioni, rendendo impossibile ricostruire il percorso delle schede stesse;

Liste degli elettori e
#registri delle tessere
#irreperibili in almeno 15 sezioni: un fatto che da solo – per legge – potrebbe bastare per invalidare il voto;

Plichi elettorali
#lacerati, tanto gravi da spingere il TAR a trasmettere gli atti alla
#Procura della Repubblica;

Errori macroscopici nei
#conteggi dei voti disgiunti, con numeri che non tornano e risultati finali del tutto inaffidabili.
Il TAR ha parlato chiaro: queste non sono formalità, ma ferite profonde alla legalità democratica. In alcune sezioni, candidati del Movimento 5 Stelle non hanno trovato neppure i voti loro o dei loro familiari.
E mentre i cittadini onesti si indignano, i rappresentanti della destra reagiscono offendendo i giudici.

Il presidente Marsilio si permette di parlare di “errori formali” e dice che “un giudice a Berlino si troverà”. Dichiarazioni indegne per chi rappresenta le istituzioni e dovrebbe difendere trasparenza e legalità.

Masci e Sospiri invece si barricano dietro slogan vuoti, parlano di rispetto del voto mentre sono proprio loro che, con questi atteggiamenti arroganti e interessati solo a salvare loro stessi, vogliono far passare l’idea che questi rilievi siano insignificanti.
Il TAR sta tutelando la veridicità del voto, non le poltrone!!!
MASCI, NON RICORRERE AL CONSIGLIO DI STATO!

Io lo dico con chiarezza: chi non ha nulla da temere, torna al
#voto.
Chi ha rispetto per la democrazia, ascolta le sentenze.
Chi crede nei cittadini, non spende
#tempo e
#soldi pubblici per allungare i tempi con avvocati pagati dai contribuenti (Masci con i nostri soldi si è pagato 3 avvocati!).
Noi del MoVimento 5 Stelle vogliamo solo una cosa: che i pescaresi possano esprimersi liberamente, in un contesto trasparente, senza ombre e senza scorciatoie.
Chi oggi difende l’indifendibile, si assuma la
#responsabilità politica e morale di questo scempio.