Un criminale ha preso in ostaggio gli Stati Uniti. Perché quando ci sono le condizioni “giuste”, i demagoghi si presentano sempre.
Questa è la sintesi della critica spietata che Bruce Springsteen continua a dedicare in ogni concerto a Donald Trump. Sono parole che gli pesano tanto, che lo hanno messo nel mirino dell’uomo più potente del mondo. Ma lui continua a ripeterle, ovunque, in ogni tappa del suo tour.
Per questo lo dobbiamo ringraziare. E poi, però, dobbiamo anche rifletterci su. Rispondere a qualche semplice domanda.
Quelle che sto per fare a voi, amiche e amici.
Cosa direste del governo Meloni, se aveste la possibilità di parlare al pubblico di un altro Paese; cosa direste dei porti che chiude ai migranti, delle celle del carcere che apre a chi manifesta? Cosa direste delle sanità in rovina, del lavoro povero, della sicurezza che tutto è, per questo governo, tranne un obiettivo da raggiungere?
E soprattutto: vi sentireste liberi di farlo?
Anche ieri il Boss, sul palco, si è preso una bella responsabilità. Noi dobbiamo fare come lui, perché come lui siamo nel mezzo di una tempesta. E l’unico modo per uscirne, è trovare il coraggio di farsi sentire