Il governo Meloni denunciato all’Aja per il caso Almasri. Nordio: «Generale libero per errore formale» – Il documento

Una vittima delle torture di Najem Almasri ha denunciato Meloni, Piantedosi e Nordio

Una vittima delle torture di Najem Almasri ha denunciato Meloni, Piantedosi e Nordio per averlo liberato e rimpatriato. Il fascicolo presso il tribunale internazionale

Nuova tegola per il governo Meloni in relazione al caso Almasri, dopo che l’informativa resa ieri alle camere sembra aver riacceso la polemica (e i dubbi) invece di sedarla. Il procuratore presso la Corte penale internazionale dell’Aja ha ricevuto una nuova denuncia nei confronti del governo italiano per «ostacolo all’amministrazione della giustizia ai sensi dell’articolo 70 dello Statuto di Roma».

 

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Caso Almasri: tutto quello che non torna nella difesa del governo (mentre Meloni è muta e assente)

Caso Almasri: tutto quello che non torna nella difesa del governo (mentre Meloni è muta e assente)

Il ministro parla di incongruenze che però non ha mai comunicato alla Cpi. E poteva farlo perché c’era un funzionario da contattare. Piantedosi e l’aereo per il libico pronto prima della scarcerazione

Un atto «radicalmente nullo». Anzi, «completamente sballato», perché «aveva sbagliato nientemeno che la data del commesso reato e noi ce ne eravamo accorti». Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha spiegato così in Parlamento perché l’ordine di arresto della Corte Penale Internazionale nei confronti di Najem Osama Almasri non poteva essere eseguito dal governo Meloni. Ma nella ricostruzione del Guardasigilli ci sono molti buchi. E le «incongruenze» non sono mai state comunicate alla Cpi. Mentre il responsabile degli Interni Matteo Piantedosi ha spiegato perché l’aereo dei servizi segreti che ha portato a casa il libico era già pronto prima della scarcerazione: «È stata un’iniziativa preventiva aperta a ogni possibile scenario».

 

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Il governo Meloni e la richiesta all’Aja di non far sapere che Almasri era stato arrestato

Il governo Meloni e la richiesta all'Aja di non far sapere che Almasri era stato arrestato

La Corte dell’Aja sottolinea che la richiesta del silenzio veniva dal governo italiano. Ma i contatti tra Italia e Cpi sono stati anche altri

Il particolare è in un comunicato stampa che la Corte penale internazionale dell’Aja ha diffuso ormai dieci giorni fa, ma finora pochi sembrano averlo notato. E però alla luce di quello che si è poi saputo circa la liberazione e il rimpatrio del generale e presunto torturatore libico Osama Almasri – costati un’inchiesta a Meloni, Mantovano, Nordio e Piantedosi – è divenuto sempre più centrale. E’ stata l’Italia a chiedere alla Corte dell’Aja di non diffondere la notizia che Almasri era stato arrestato a Torino. 

 

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L’Europa si prepara alla guerra commerciale di Trump. Scholz: «Ai dazi risponderemo con altri dazi». Macron: «Facciamoci rispettare»

L'Europa si prepara alla guerra commerciale di Trump. Scholz: «Ai dazi risponderemo con altri dazi». Macron: «Facciamoci rispettare»

Al vertice informale di Bruxelles, convocato per parlare di difesa europea, i leader discutono soprattutto della svolta protezionistica di Washington

In linea teorica, il vertice informale di Bruxelles di oggi – lunedì 3 febbraio – doveva essere il primo unicamente dedicato alla difesa. Nella pratica, c’è un altro tema, ancora più urgente, che i leader Ue sono chiamati ad affrontare: i dazi minacciati da Donald Trump. Al loro arrivo nella capitale belga, i capi di Stato e di governo del Vecchio Continente hanno assicurato di essere determinati a rispondere in modo deciso a un’eventuale guerra commerciale scatenata da Washington: «In quanto area economica forte, possiamo gestire autonomamente i nostri affari e rispondere ai dazi con dazi. Questo è ciò che dobbiamo fare e che faremo», dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

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Albania, la rabbia di Meloni e l’ipotesi danno erariale per il “traghetto” per la Puglia: «Un’operazione costosissima»

 

Albania, la rabbia di Meloni e l'ipotesi danno erariale per il “traghetto” per la Puglia: «Un'operazione costosissima»

«Non ci fermeremo», dicono da Palazzo Chigi. Contro la «resistenza» e i sabotaggi dei giudici. Ma intanto l’opposizione attacca la «deportazione con soldi pubblici». E la Chiesa chiede di usare quei denari per l’accoglienza

 

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Germania, bocciata in Parlamento la stretta sui migranti: l’intesa Cdu-Afd è durata solo 48 ore?

 

Germania, bocciata in Parlamento la stretta sui migranti: l'intesa Cdu-Afd è durata solo 48 ore?

Hanno votato a favore 338 deputati, 350 quelli a sfavore, 5 gli astenuti. Weidel: ««È la fine di Friedrich Merz come candidato cancelliere»

La proposta di legge sulla stretta ai migranti non ha ottenuto la maggioranza al Bundestag nonostante i voti dell’ultradestra di Alternative für Deutschland. Sull’«Influx Limitation Act», che avrebbe tra l’altro vietato i ricongiungimenti famigliari, hanno votato a favore 338 deputati, 350 a sfavore, 5 gli astenuti. La proposta era voluta fortemente dalla Cdu di Friedrich Merz, favorito nella corsa alla cancelleria del prossimo 23 febbraio. Sulla carta a sostegno della stretta sui migranti – scrive il Der Spiegel –

 

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Giorgia Meloni e l’incontro segreto con Mattarella prima del video sul caso Almasri

 

Giorgia Meloni e l'incontro segreto con Mattarella prima del video sul caso Almasri

Il confronto al Quirinale poche ore prima che la premier annunciasse di essere iscritta nel registro degli indagati. Cosa si sono detti? «Non è dato saperlo»

Martedì 28 gennaio, qualche ora prima di postare sui social il video messaggio in cui annunciava di essere stata iscritta nel registro degli indagati per il caso Almasri, la premier Giorgia Meloni si sarebbe incontrata in segreto con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un incontro non “formale”, a differenza di quello che c’era stato tra capo di Governo e di Stato la mattina dello stesso giorno, a seguito della Commemorazione della Memoria. Si è trattato dunque di un bis che Meloni e Mattarella, come ha rivelato Francesco Bechis sul Messaggero, si sono concessi. Cosa si siano detti, però, «non è dato sapere».

 

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