Alcuni anni fa mi invitò Fabio Fazio alla trasmissione “Che tempo che fa”.
In quell’occasione dissi questo: «Il nostro è un Paese ipocrita: se dici “cazzo, Berlusconi ha pagato la mafia”, c’è chi si indigna per il cazzo». Ricordo la faccia di Fazio. Sbiancò. Poi iniziò una risibile difesa di Berlusconi. Disse che non era stato condannato per mafia (io avevo parlato dei suoi finanziamenti a Cosa Nostra e del patto sancito tra B. e la mafia siciliana, per il quale venne condannato Dell’Utri per concorso esterno). Poi disse che intanto Berlusconi mi aveva querelato. Per la cronaca, Berlusconi non mi ha mai querelato. Sono io che l’ho querelato quando disse che non ero laureato, e la lettera di scuse che mi ha inviato (che ho pubblicato in passato) rimane una delle cose più divertenti che abbia mai letto. L’ho appesa in casa, accanto ai diplomi di laurea e master, tra l’altro. Ad ogni modo, Fazio provò in ogni modo a “edulcorare” mediaticamente le mie parole. Non ci riuscì.
