Ricapitoliamo
1. Il sabotaggio russo dei gasdotti nel Baltico non era russo, era ucraino.
2. Il missile russo caduto in Polonia nel novembre 2022 (2 morti) non era russo, era ucraino.
3. Il sabotaggio del GPS del volo di Ursula von der Leyen fatto dai russi non solo non è stato fatto dai russi, ma non è stato fatto da nessuno. Non c’è mai stato alcun sabotaggio.
4. Il Mig-31 russo che ha sorvolato una piattaforma petrolifera polacca nel Mar Baltico non ha violato alcuno spazio aereo.
5. Lo sconfinamento dei caccia russi nei cieli estoni è stato del tutto accidentale, dato che lo spazio aereo in quella zona è estremamente ridotto. E questo lo dice Alexus Grynkewich, Comandante Supremo Nato in Europa.
6. I droni russi che hanno sorvolato vicino agli aeroporti danesi e norvegesi non sono partiti dalla Russia.
7. Per il cyberattacco russo agli aeroporti nel Nord Europa, per adesso è stato arrestato solo un presunto colpevole: si tratta di un hacker britannico.
8. Il drone russo che ha colpito un edificio in Polonia alcuni giorni fa era un missile partito da un F16 dell’aeronautica polacca.
9. Infine, come scrive oggi Travaglio sul Fatto: “i 19 droni finiti in Polonia erano, nella migliore delle ipotesi, uno sciame lanciato dai russi su obiettivi ucraini e deviato oltre confine (involontariamente o apposta) dai jammer di Kiev; nella peggiore, un collage di pezzi di velivoli abbattuti in Ucraina e incollati col nastro isolante per la messinscena polacca”.
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