Notizie Italia oggi 27-09-2025

L’Italia del 27 settembre 2025 appare attraversata da una congiuntura complessa

Introduzione: un’Italia nel mezzo di grandi tensioni e scelte

L’Italia del 27 settembre 2025 appare attraversata da una congiuntura complessa: da un lato c’è la volontà del governo di imprimere un profilo identitario e simbolico (come nel caso della rinascita delle festività legate alla cultura religiosa), dall’altro emergono tensioni sociali legate a proteste internazionali (in particolare per il conflitto in Gaza), problemi economici e scelte strategiche che sollevano interrogativi su sostenibilità, solidarietà e credibilità interna ed esterna.

In questa cornice, le notizie del giorno rivelano una tensione fra progettualità ambiziose e margini di incertezza, fra spinte simboliche e realtà concrete. Vediamo dunque — tema per tema — che cosa accade in Italia in questa giornata.

Politica e istituzioni

Festa nazionale e identità religiosa

Uno dei provvedimenti simbolicamente più rilevanti degli ultimi giorni — che entra oggi nella riflessione pubblica — è la decisione del governo di reintrodurre il 4 ottobre quale festività nazionale in onore di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. The Guardian

  • La Camera ha approvato il disegno di legge, che ora attende il passaggio al Senato per la definitiva approvazione. The Guardian

  • Il governo motiva questa scelta non come un costo simbolico, ma come una riaffermazione dell’identità nazionale, della funzione della religione come collante culturale e del valore della memoria collettiva. The Guardian

  • Va notato che l’istituzione della festa legata a San Francesco non è un’idea del tutto nuova: il giorno era stato in precedenza festività civile (dal 1958), poi cancellato nel 1977 durante le politiche di austerità. The Guardian

  • In una prospettiva elettorale e simbolica, si inserisce bene nella narrativa politica che la coalizione al potere promuove: radici, legame con la tradizione cristiana, identità italiana.

Il fatto che il governo voglia far leva su simboli religiosi e culturali offre uno spunto importante: fino a che punto queste scelte sono trasparenti scelte politiche, e fino a che punto sono strumenti di legittimazione normativa? Il confronto parlamentare e mediatico su questa misura sarà un banco di prova per la coesione istituzionale e il pluralismo nel discorso pubblico.

Pensioni: il dibattito sul “congelamento” dell’età pensionabile

Un altro tema di rilievo nella politica italiana di questi giorni è la proposta — avanzata da qualche componente della maggioranza e da sindacati — di congelare l’età pensionabile a 67 anni, interrompendo il meccanismo automatico di adeguamento all’aspettativa di vita. Financial Times

  • L’età pensionabile in Italia è oggi legata ai parametri demografici, cioè all’aspettativa di vita, con una revisione periodica. Financial Times

  • Il timore principale dei proponenti del congelamento è che ulteriori aumenti aggravino la condizione dei lavoratori più anziani, creando precarietà sociale e disuguaglianze. Financial Times

  • Ma sul versante opposto, gli economisti avvertono che rinunciare al meccanismo automatico può minare la sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico, soprattutto in un contesto demografico sfavorevole. Financial Times

  • Il ministro Giancarlo Giorgetti ha mostrato apertura verso una sospensione temporanea di due anni del meccanismo, ma non è ancora stata definita una scelta definitiva. Financial Times

  • In un quadro finanziario già sotto pressione (con un debito pubblico elevato e margini di crescita modesti), questa scelta dovrà confrontarsi con le valutazioni dei mercati, delle istituzioni europee e delle agenzie di rating. Financial Times

Il nodo è chiaro: come far convivere equità intergenerazionale e stabilità finanziaria? Qual è il “punto giusto” tra diritti, esigenze sociali e vincoli macroeconomici? È un tema che segnerà l’agenda politica nei prossimi mesi.

Elezioni regionali nelle Marche: tensioni e incognite

Fra le notizie politiche “in corso”, le Marche sono protagoniste: il 28 e 29 settembre 2025 si terranno le elezioni regionali nella regione. Wikipedia

  • Si rinnoverà il Consiglio regionale, e il presidente uscente è Francesco Acquaroli (coalizione di centro-destra, con Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e altre liste civiche). Wikipedia

  • Come spesso accade in casi di rinnovo regionale, queste elezioni diventano un test politico nazionale: la performance del centrodestra qui sarà vista come indicatore del consenso reale nei territori.

  • Matteo Ricci è il candidato del Partito Democratico / centro-sinistra per cercare di contendere la presidenza. Wikipedia

  • In molti osservano che un risultato favorevole all’opposizione potrebbe rafforzare il fronte critico verso le politiche governative, sostenendo tesi di “perdita di consenso” o spostamenti di opinione nei cittadini.

  • Viceversa, una riconferma robusta del centrodestra rafforzerebbe la leadership della coalizione nazionale, specialmente in vista delle sfide legislative e del bilancio nazionale.

In sintesi, le Marche sono un punto d’osservazione privilegiato per i prossimi equilibri politici in Italia.

Flotilla per Gaza, mediazione italiana e la tensione istituzionale

Un capitolo particolarmente sensibile si sviluppa attorno all’iniziativa della Global Sumud Flotilla, una spedizione navale umanitaria che intende rompere il blocco navale israeliano per portare aiuti a Gaza. L’Italia è al centro del dibattito per le sue posizioni diplomatiche, mediative e istituzionali. Reuters+2Eunews+2

  • Il governo italiano ha tentato di proporre una mediazione: che le imbarcazioni scarichino gli aiuti a Cipro e che il Patriarcato latino di Gerusalemme li consegni per via terrestre. Eunews+1

  • Ma gli attivisti della Flotilla hanno rifiutato la proposta, ritenendola una forma di “cedimento” alla pressione israeliana e un modo per limitare il carattere simbolico della missione. Eunews+1

  • Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è intervenuto chiedendo prudenza e invitando a prendere in considerazione l’offerta mediatica, per evitare rischi. il manifesto+2Eunews+2

  • Intanto, l’Italia ha formalmente avvertito i membri italiani della Flotilla che proseguire con la missione è un rischio personale, e che la Marina italiana non interverrà al di fuori delle operazioni di salvataggio. Reuters

  • Il dossier è sensibile anche sul piano internazionale: l’Italia si trova a navigare fra solidarietà umanitaria, responsabilità diplomatiche e rapporti con Israele e con le istituzioni europee.

  • Sul versante interno, l’opposizione e parte della società civile chiedono che l’Italia assuma una posizione più incisiva contro il blocco di Gaza, ma il governo mantiene cautela per evitare escalation diplomatiche.

Questo caso mette in luce in modo emblematico il crocevia in cui si trova l’Italia: temi di solidarietà e diritti umani si intrecciano con diplomazia, calcoli politici e limiti operativi concreti. La manovra comunicativa (fra mediazioni, appelli, scelte istituzionali) è centrale, e l’evoluzione della Flotilla nei prossimi giorni potrebbe scatenare tensioni forti.

Economia e infrastrutture

Sentimento di imprese e consumatori: un quadro misto

Secondo i dati recenti di ISTAT, a settembre 2025 il morale d’impresa resta sostanzialmente stabile rispetto ad agosto, mentre il sentiment dei consumatori segna un lieve miglioramento. Reuters

  • L’indice composito di fiducia delle imprese è salito marginalmente a 93,7 punti da 93,6, con componenti eterogenei: industria stabile, leggera ripresa nei servizi e costruzioni ma indebolimento delle aspettative del commercio. Reuters

  • L’indice di fiducia dei consumatori è salito a 96,8 da 96,2, superando leggermente le previsioni degli analisti. Reuters

  • Tuttavia, questo ottimismo moderato arriva in un contesto complicato: nel secondo trimestre l’economia italiana ha registrato una contrazione dello 0,1 %. Reuters

  • Il governo ha già rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2025, portandole allo 0,6 %. Reuters

In definitiva, il quadro è “prudenzialmente attendista”: le imprese non vedono peggioramenti drastici, i consumatori mostrano un miglioramento marginale, ma i vincoli strutturali (debito pubblico, bassi investimenti, incertezze internazionali) restano pesanti.

Il dossier Saipem-Subsea7: fusione condizionata e ambizioni strategiche

Nel segmento infrastrutturale ed energetico, una notizia rilevante riguarda l’ok condizionato del governo italiano alla fusione tra Saipem (società italiana di ingegneria e energia) e la norvegese Subsea7. Reuters

  • L’approvazione governativa è vincolata al mantenimento, all’interno dell’Italia, di attività considerate strategiche, dando priorità alla gestione delle infrastrutture nazionali e al progetto di droni subacquei. Reuters

  • Lo Stato detiene una partecipazione significativa in Saipem: attraverso CDP il 12,8 %, e tramite Eni un ulteriore 21,2 %. Reuters

  • Il gruppo risultante dalla fusione, che si chiamerà “Saipem7”, avrebbe un portafoglio ordini di circa 43 miliardi di euro e un fatturato stimato intorno ai 21 miliardi, con utili “core” superiori a 2 miliardi. Reuters

  • L’obiettivo è che l’operazione si concluda entro la seconda metà del 2026. Reuters

Dal punto di vista strategico, questa mossa punta a rafforzare un campione nazionale dell’ingegneria energetica, con scala globale e capacità di investire in tecnologie di frontiera. Il fatto che l’ok sia “condizionato” riflette la delicatezza nell’equilibrio fra apertura internazionale e tutela dell’interesse nazionale — un tema ricorrente nel dibattito su infrastrutture strategiche in Europa.

Trasporti e mobilità: il Salone dell’Auto di Torino 2025

In ambito industriale e tecnologico, questa giornata vede l’inaugurazione del Turin Auto Show 2025, che si svolge nel cuore della città, in Piazza Castello, e che vedrà la partecipazione di più di 50 case automobilistiche, fra cui 17 provenienti dalla Cina. Xinhua News

  • Più di 100 modelli verranno esposti, molte novità in ambito elettrico, ibrido e mobilità sostenibile. Xinhua News

  • L’evento durerà tre giorni e l’accesso è aperto al pubblico; gli organizzatori stimano presenze vicine alle 500.000 persone. Xinhua News

L’automotive resta un settore chiave per l’economia italiana, non solo per produzione, ma per contenuti tecnologici: batterie, software, elettronica. Questo tipo di manifestazioni funge da vetrina per le scelte strategiche (veicoli elettrici, guida autonoma, innovazione della mobilità urbana) e per l’attrazione di investimenti e partnership internazionali.

Disagi nei trasporti aerei: scioperi e cancellazioni

Un tema pratico che colpisce direttamente i cittadini riguarda i disagi nel settore aereo. In queste ore, si registrano cancellazioni e ritardi significativi su scala nazionale: 72 voli annullati in vari scali, oltre a ritardi diffusi. Travel and Tour World

  • I principali aeroporti italiani, da Malpensa a Linate, da Bologna a Napoli, sono coinvolti nei disagi. Travel and Tour World

  • La causa è una mobilitazione sindacale che ha colpito il trasporto “aereo e collegati”. Travel and Tour World

Questo tipo di evento mette in luce con forza la fragilità dei servizi di mobilità in situazioni di conflitto sociale, e richiama l’urgenza di un equilibrio fra diritti del lavoro e continuità dei servizi essenziali, soprattutto in un paese fortemente legato al turismo e agli spostamenti internazionali.

Società, proteste e conflitti

Lo sciopero generale per Gaza e le mobilitazioni cittadine

Nell’ambito delle proteste contro il conflitto israelo-palestinese, l’Italia ha vissuto recentemente uno sciopero generale nazionale in sostegno della causa di Gaza, che ha coinvolto decine di migliaia di partecipanti in oltre 75 città. Wikipedia+1

  • L’azione è stata promossa da sindacati di base (USB, CUB, SGB, ADL, USI) e movimenti pro-Palestina, con le richieste di stop alle esportazioni di armi da porti italiani verso Israele e di una posizione più netta da parte del governo. Wikipedia+1

  • Le mobilitazioni hanno creato disagi nei trasporti, nei servizi locali e nelle città, con momenti di tensione a Milano e Bologna, con scontri e alcune arresti documentati. The Guardian

  • È interessante notare che la protesta non è più confinata a una singola giornata: nei giorni successivi manifestazioni e cortei hanno continuato a esserci, con l’obiettivo di sostenere la pressione pubblica. Wikipedia

La dimensione della protesta conferma che temi internazionali (come il conflitto in Gaza) hanno potere di mobilitazione interna, e che le scelte del governo sul tema migratorio, militare e diplomatico sono strettamente intrecciate alla coesione sociale e al consenso politico.

Manifestazione a Roma: comunità musulmane mobilitate per Gaza

Parallelamente allo sciopero generale, oggi, nel quadro delle manifestazioni internazionali, le comunità musulmane italiane hanno dato vita a una marcia a Roma per chiedere fine al genocidio a Gaza. Anadolu Ajansı

  • Dopo la preghiera del venerdì, i manifestanti si sono raccolti in Piazza Vittorio e hanno marciato verso la Sapienza, esibendo manifesti, simboli forti (come bare ricoperte) e slogan per denunciare la tragedia palestinese. Anadolu Ajansı

  • Il corteo è proseguito in tono pacifico, ma ha voluto sottolineare la partecipazione delle comunità arabe, islamiche e palestinesi in Italia al dibattito pubblico su conflitti globali. Anadolu Ajansı

  • Questo tipo di mobilitazione dimostra come l’Italia non è solo spettatrice del conflitto mediorientale, ma parte attiva nel coinvolgimento morale e sociale nei temi globali.

Cronaca interna: incidenti e lavoro

Sul fronte della cronaca, emergono alcune notizie che colpiscono per gravità e implicazioni sociali:

  • In provincia di Chieti, a Torino di Sangro, un operaio ha perso la vita in un incidente sul lavoro durante la notte, in un’azienda locale. Vivere

  • In altre località del Paese, emergono tensioni in ambito industriale e disagi per lavoratori che denunciano condizioni difficili e attese sindacali non soddisfatte (tale tema è presente in vari giornali). Il Fatto Quotidiano

Questi fatti ricordano quanto il tema della sicurezza sul lavoro, della normativa e dei controlli rimanga cruciale. Ogni incidente mortale è un monito circa il dovere istituzionale di garantire ambienti protetti e regole applicate con rigore.

Dimensione internazionale e relazioni esterne

Flotilla e implicazioni diplomatiche

Come già menzionato nella sezione politica, la spedizione navale verso Gaza assume rilevanza internazionale. Le scelte del governo italiano, i tentativi di mediazione e i rifiuti da parte degli attivisti creano una tensione diplomatica significativa.

  • Il conflitto Israele-Palestina è al centro dell’attenzione globale, e Italia deve bilanciare solidarietà umanitaria, rapporti bilaterali e obblighi internazionali.

  • La Commissione europea, gli Stati Uniti, le Nazioni Unite e altri attori regionali osservano l’evoluzione del ruolo italiano.

  • Le richieste di intervento o mediazione da parte di 58 deputati al Parlamento europeo, che hanno scritto alla presidente von der Leyen per un’azione urgente, segnalano che il ruolo italiano richiama responsabilità europee. Eunews

  • Anche il coinvolgimento del Patriarcato latino di Gerusalemme, la proposta di scarico a Cipro e la forte esistenza del “diritto marittimo” come elemento normativo sollevano questioni giuridiche e diplomatiche. Eunews+1

  • L’adesione o meno al blocco navale, la capacità di trattare in autonomia e di garantire protezione agli attivisti rappresentano questioni che mettono in tensione la sovranità diplomatica e l’adesione a standard internazionali.

In sintesi: l’Italia è chiamata a giocare un ruolo non solo simbolico, ma operativo sul piano umanitario, diplomatico e di mediazione.

Le sfide globali e i dazi Usa

Sul fronte economico internazionale, l’Italia — come membro dell’Unione europea — è esposta alle politiche commerciali degli Stati Uniti e alle tensioni sui dazi. In contesti recenti il governo ha segnalato preoccupazioni riguardo ai possibili effetti sui beni importati negli Usa. Reuters

  • Le politiche protezionistiche annunciate dagli Stati Uniti, se estese ai beni europei, potrebbero impattare l’export italiano e innescare ritorsioni.

  • L’economia italiana, già fragile, è sensibile a shock esterni; dunque le relazioni commerciali e diplomatiche con gli Stati Uniti sono uno degli snodi cruciali del 2025.

  • Il quadro europeo nel suo complesso è sollecitato da pressioni protezionistiche esterne, necessità di rafforzare la coesione interna e definire regole condivise di difesa commerciale.

L’Italia nel sistema europeo: infrastrutture strategiche e integrazione

La decisione governativa su Saipem-Subsea7 non è solo una questione nazionale, ma riguarda le dinamiche europee di imprese strategiche, catene del valore dell’energia e sovranità tecnologica.

  • Il tema della “difesa degli asset strategici” in Europa è centrale in vari paesi: come garantire che i grandi gruppi infrastrutturali restino ancorati al territorio nazionale, pur operando a livello globale?

  • Le politiche industriali europee (Green Deal, transizione energetica, decarbonizzazione) richiedono che i Paesi membri abbiano “campioni nazionali” potenti e integrati.

  • L’Italia, per stare al passo, deve riuscire a sostenere investimenti su basi stabili e attrarre capitali e tecnologie avanzate, piuttosto che vendere partecipazioni strategiche senza condizioni.

  • A livello infrastrutturale, l’Italia è un crocevia geografico nel Mediterraneo e nei corridoi di transito tra Europa e Nord Africa: decisioni sui porti, logistica, energia, rigassificatori, reti elettriche e idriche assumono valenza sovranazionale.

In definitiva, la capacità italiana di coniugare apertura internazionale e tutela strategica sia industriale che infrastrutturale sarà un elemento cruciale del suo ruolo europeo nel prossimo decennio.

Cultura, spettacolo e tendenze sociali

Omaggio a Claudia Cardinale: scomparsa dell’icona del cinema

Una notizia che commuove il mondo della cultura italiana e internazionale è la scomparsa di Claudia Cardinale, grande icona del cinema. Sky TG24

  • L’attrice è morta nella sua residenza a Nemours (vicino a Parigi), dove viveva da tempo. Sky TG24

  • Nel corso della carriera ha collaborato con registi di calibro come Luchino Visconti, Federico Fellini, Sergio Leone e molti altri. Sky TG24

  • Il suo volto, la sua eleganza e il suo straordinario profilo artistico l’hanno resa simbolo del cinema italiano degli anni ‘60 e oltre.

  • I tributi sono già arrivati da istituzioni cinematografiche, colleghi, media e appassionati, che ricordano in particolare il balletto con Alain Delon ne Il Gattopardo, una delle sue performance più memorabili. Sky TG24

La sua scomparsa lascia un vuoto nel panorama artistico nazionale, ma anche una grande occasione di riflessione su quanto il cinema italiano abbia dato all’immaginario culturale internazionale.

Cinema contemporaneo: “La grazia” di Paolo Sorrentino

Nell’ambito cinematografico, si segnala “La grazia”, l’ultimo film del regista Paolo Sorrentino, atteso con interesse dalla critica e dal pubblico. Wikipedia

  • Il film è stato presentato come film d’apertura all’82ª Mostra del Cinema di Venezia il 27 agosto 2025. Wikipedia

  • “La grazia” vede come protagonista Toni Servillo, già collaboratore storico di Sorrentino, affiancato da Anna Ferzetti, Massimo Venturiello e altri attori. Wikipedia

  • La trama si concentra su un Presidente della Repubblica anziano che, al termine del mandato, si trova a dover decidere se concedere una grazia (o meno) in due casi di omicidio che presentano motivazioni attenuanti, in un intreccio morale, giuridico, valoriale. Wikipedia

  • Il film tematizza dilemmi profondi: la legge, il perdono, la giustizia e la dimensione della responsabilità.

  • “La grazia” sarà distribuito nelle sale italiane a partire dal 15 gennaio 2026, ma il passo preliminare veneziano consente di avviare un dibattito critico anticipato. Wikipedia

Questa pellicola richiama l’attenzione sulla capacità del cinema italiano di misurarsi con interrogativi etici e con il linguaggio visivo contemporaneo, restando radicato nella cultura nazionale ma dialogando con il mondo.

Temi trasversali e prospettive future

Fragilità strutturali e ambizioni simboliche

Molte delle notizie del giorno condividono un filo conduttore: l’Italia cerca di affermare un’identità forte (attraverso simboli, decisioni culturali, politiche nazionali) ma lo fa in un contesto di fragilità economica, sociale e istituzionale.

  • La reintroduzione della festa nazionale legata a San Francesco, la messa in discussione delle regole pensionistiche automatiche, le iniziative diplomatiche legate alla Flotilla mostrano un’Italia che vuole decidere e cantare da protagonista.

  • Tuttavia, i margini per queste ambizioni sono stretti: crescita debole, debito pubblico elevato, pressione sociale, rischi internazionali.

  • Ogni scelta “simbolica” o “di identità” rischia di essere percepita come propaganda se non accompagnata da efficacia concreta, da risultati tangibili, da rigore istituzionale.

Il nodo della credibilità internazionale

L’Italia oggi è al bivio fra due esigenze: essere attore internazionale credibile e contemporaneamente difendere interessi nazionali. La fusione Saipem-Subsea7, la Flotilla per Gaza, le relazioni con la UE e gli Stati Uniti, i dazi, le politiche commerciali: tutto gioca in un’arena globale che valuta coerenza, capacità operativa e realismo geopolitico.

Un Paese che vuole essere “pivot” nel Mediterraneo, ponte fra Nord Africa, Medio Oriente ed Europa, ha bisogno non solo di dichiarazioni, ma di capacità diplomatiche, infrastrutture solide, imprese competitive e visione strategica coerente.

Il ruolo della società civile e la pressione dal basso

Un elemento che emerge con forza è il ruolo attivo della società civile, delle mobilitazioni, delle proteste, dei movimenti di solidarietà: la politica non può più ignorare queste pressioni globali che si traducono sul territorio.

  • Lo sciopero per Gaza, le manifestazioni delle comunità musulmane, il dialogo pubblico sull’identità religiosa mostrano che le tensioni globali si traducono in domande interne.

  • Il governo, da parte sua, deve saper ascoltare, fare mediazione e proporre narrative inclusive, per evitare polarizzazioni e derive populiste centrate su identità e polarità.

  • Il rischio è che le scelte simboliche (feste religiose, leggi identitarie) diventino elementi di conflitto anziché fattori di coesione, se mancano riconoscimento del pluralismo e politiche reali di benessere.

Le incognite per il 2026 e oltre

Guardando avanti, alcune linee di tensione sono da seguire attentamente:

  1. Bilancio pubblico e sostenibilità del debito

    • Qualunque misura pensionistica, infrastrutturale o simbolica deve essere compatibile con la capacità finanziaria dello Stato. Il debito pubblico italiano è una delle variabili strutturali che limita le manovre politiche.

  2. Transizione energetica e rinnovabili

    • Nel contesto europeo, l’Italia deve accelerare sull’energia verde, l’elettrificazione, l’efficienza, la logistica energetica. Le fusioni strategiche e le imprese come Saipem7 possono essere leve fondamentali.

  3. Rapporti con l’Europa e l’esterno

    • Le politiche industriali europee, i fondi PNRR, i regolamenti UE, le relazioni con gli Stati Uniti, il commercio internazionale e la geopolitica mediterranea imporranno scelte complesse; l’Italia dovrà negoziare ruoli e vincoli.

  4. Coesione sociale e disuguaglianze

    • Se il tessuto sociale non è rafforzato, ogni progetto rischia l’erosione dal basso: disoccupazione, marginalizzazione territoriale, mancate infrastrutture nelle aree interne. Le scelte nazionali dovranno combinare simboli e politiche sociali concrete.

  5. Rapporto Stato e autonomia territoriale

    • Le Regioni, le autonomie locali e i governi regionali (come le Marche) sono spazi decisivi per il consenso politico e l’efficacia amministrativa. Il governo centrale dovrà saper negoziare e integrare con le istituzioni locali.

Conclusione

In questa giornata – 27 settembre 2025 – l’Italia appare come un paese in tensione fra aspirazioni e limiti strutturali. Le notizie del giorno, se lette insieme, formano un mosaico illuminante:

  • la politica cerca un’agenda identitaria e simbolica (festa nazionale, riforma pensionistica),

  • l’economia registra luci e ombre (fiducia stabile ma crescita ferma),

  • l’industria strategica avanza progetti ambiziosi (Saipem, mobilità),

  • le proteste dimostrano che i cittadini vogliono essere protagonisti nei temi globali,

  • e le dinamiche internazionali richiedono all’Italia coerenza, credibilità e equilibrio.

Ovviamente, molte di queste notizie sono “in divenire”. Le decisioni parlamentari, le risposte diplomatiche, le reazioni sociali e il contesto globale determineranno chi avrà ragione — non solo nei titoli, ma nella storia italiana del prossimo biennio.

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