1. Tensioni diplomatiche e sanzioni: l’Iran ritira i suoi ambasciatori
Una delle notizie più rilevanti del giorno riguarda la decisione dell’Iran di richiamare i suoi ambasciatori da Germania, Francia e Regno Unito, per “consultazioni ufficiali”, in risposta all’attivazione di un meccanismo di contesa che potrebbe portare alla reimposizione di sanzioni ONU contro Teheran. Reuters
Sfondo e motivazioni
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L’azione è una risposta diplomatica alla mossa di alcuni Paesi che hanno spinto per il ritorno delle sanzioni internazionali contro l’Iran, come strumento per esercitare pressione soprattutto sul tema nucleare. Reuters
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Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU aveva votato su una risoluzione proposta da Russia e Cina per ritardare la reintroduzione delle misure restrittive, ma la proposta ha ottenuto soltanto il supporto di quattro membri, aprendo la strada al ripristino delle sanzioni. Reuters
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Il richiamo degli ambasciatori è una mossa simbolica forte: è un modo per esprimere disappunto e mettere pressione diplomatica, senza giungere ancora a misure drastiche come la rottura delle relazioni o la ritorsione economica diretta.
Implicazioni
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Rafforzamento delle sanzioni multilaterali
Se il meccanismo di contesa venisse attivato in via definitiva, l’Iran potrebbe ritrovarsi sottoposto a un regime di sanzioni già sperimentato in passato, con conseguenze su settori chiave come il petrolio, il gas e il commercio estero. -
Equilibrio geopolitico
Questa decisione mette in luce la crescente difficoltà di conciliare gli interessi dei grandi attori internazionali — Stati Uniti, Unione Europea, Russia, Cina — nei confronti dell’Iran. Le vie diplomatiche e di pressione si incrociano, rendendo ogni mossa carica di implicazioni strategiche. -
Possibili escalation
Pur non comportando al momento una escalation militare, la mozione può segnalare una fase di confronto più marcata. L’Iran potrebbe in futuro rispondere con contromisure diplomatiche più incisive o restrizioni commerciali mirate contro Stati considerati ostili.
Questa notizia rappresenta un’ulteriore cartina tornasole della fragilità delle regole internazionali sulle sanzioni: esse si basano sulla cooperazione multilaterale, ma sono vulnerabili a disaccordi, veti e manovre diplomatiche.
2. Tensioni commerciali: nuove tariffe USA su farmaci e mezzi pesanti
Un altro sviluppo che cattura l’attenzione è la decisione del presidente statunitense Donald Trump di imporre nuove tariffe su vari prodotti importati, tra cui:
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100% di dazi sui farmaci brevettati
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25% su autocarri pesanti
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30% su mobili imbottiti
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Dazi del 50% su mobili da bagno e armadi maggiori 朝日新聞
Questa escalation è stata annunciata come misura per proteggere l’industria manifatturiera americana e come strategia per rafforzare la sicurezza nazionale. 朝日新聞
Contesto e ragioni
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Le tensioni commerciali degli ultimi anni tra gli Stati Uniti e altri grandi blocchi (UE, Cina, Giappone) sono ben note. Le nuove tariffe rappresentano un ulteriore passo in tale direzione.
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In alcune relazioni commerciali (come accordi con UE o Giappone), sono previsti dei tetti per i dazi su certi beni come farmaci, semiconduttori e veicoli. Tuttavia, non è stato chiarito se le nuove misure rispettino tali limiti per tutti i partner. 朝日新聞
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I mercati e le aziende che dipendono dalle catene globali di fornitura potrebbero essere particolarmente esposte a shock e incertezze.
Possibili conseguenze
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Pressione sui costi globali
Le aziende che importano questi beni potrebbero trovarsi sotto il peso di costi maggiori, incidendo sui prezzi ai consumatori o sui margini di profitto. -
Ritorsioni commerciali
Paesi colpiti potrebbero rispondere con contromisure tariffarie o restrizioni in settori americani, innescando un’escalation di guerra commerciale. -
Instabilità nelle catene di fornitura
Le imprese che operano a livello globale potrebbero rivalutare le loro strategie logistiche, cercando fonti alternative o delocalizzazioni.
In definitiva, questa misura segna un nuovo capitolo nel conflitto commerciale globale, con effetti che potrebbero riverberarsi su numerosi mercati e settori.
3. Proteste, scioperi e solidarietà: l’onda globale pro-Palestina
Un tema ricorrente nelle cronache internazionali, che si ripresenta con vigore anche oggi, è la mobilitazione in solidarietà alla popolazione palestinese.
In Italia: sciopero generale e manifestazioni
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In Italia, nei giorni prima del 27 settembre, si è tenuto uno sciopero generale per Gaza proclamato da sindacati di base (USB, CUB, SGB, USI, ADL) e mobilitazioni in oltre 75 comuni. Wikipedia+1
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Le proteste sono state accompagnate da richieste chiare: fermare le spedizioni militari via porti italiani verso Israele, colpire la politica di “complicità” del governo italiano, e manifestare contro ciò che i manifestanti definiscono “genocidio” nella Striscia di Gaza. Wikipedia+2consortiumnews.com+2
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Le manifestazioni hanno coinvolto decine di migliaia di persone in città come Roma, Milano, Bologna, Firenze, e hanno registrato anche momenti di tensione, con scontri con la polizia specialmente nei pressi della stazione centrale di Milano. Le Monde.fr+1
Questa mobilitazione rispecchia un effetto “a catena” che sta interessando anche altri paesi:
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In vari Paesi europei e non solo, si segnalano proteste analoghe, cortei, blocchi di infrastrutture e chiamate alla disobbedienza civile in sostegno dei diritti dei palestinesi.
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Alcune di queste manifestazioni si intrecciano con altre rivendicazioni locali: diritti del lavoro, migranti, politiche estere, rendendo il movimento più articolato e su più fronti.
Impatti
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Pressione politica
Le proteste mettono sotto pressione governi che mantengono relazioni diplomatiche con Israel o che partecipano indirettamente a operazioni militari o diplomatiche. -
Disagi nei servizi
Scioperi e blocchi, specie nei trasporti e nei porti, hanno effetti tangibili sulla mobilità, sui trasporti pubblici e sul commercio. -
Visibilità internazionale
Le mobilitazioni attirano l’attenzione dei media globali e amplificano il discorso pubblico sul conflitto, la protezione dei civili e il principio di responsabilità internazionale.
In un contesto già segnato da una forte polarizzazione su questi temi, le proteste rappresentano un ulteriore punto di frizione nelle relazioni diplomatiche e sociali.
4. Il referendum in Guinea: nuova costituzione approvata con ampia maggioranza
Un evento politico significativo viene dalla Guinea, dove il 21 settembre 2025 si è tenuto un referendum costituzionale con la proposta di modificare la Carta fondamentale, creare un Senato e estendere i limiti presidenziali. Wikipedia
Esito e contesto
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Il “sì” ha ottenuto circa l’89-90% dei voti, con una partecipazione dichiarata molto elevata (turnout superiore all’86%). Wikipedia
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Il referendum è stato promosso dal governo militare guidato da Mamady Doumbouya, che si è impegnato in un percorso (almeno formale) di ritorno al governo civile dopo il colpo di stato del 2021. Wikipedia
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Critiche da parte dell’opposizione sostengono che il processo fosse “orchestrato” con restrizioni su media e spazi di discussione, accuse di brogli e forte pressione sugli elettori. Wikipedia
Conseguenze attese
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Consolidamento del potere politico
L’approvazione delle modifiche costituzionali potrebbe rendere il governo attuale più forte e garantire al leader militare margini maggiori in vista di eventuali elezioni. -
Transizione messianica o autoritaria?
Sebbene la retorica predichi un ritorno al governo civico, le modalità del referendum e i limiti imposti alle opposizioni sollevano dubbi sulla reale intenzione di apertura democratica. -
Ripercussioni regionali
In un’Africa dell’ovest già segnata da colpi di stato (Mali, Burkina Faso, Niger), questo risultato contribuisce al dibattito sulla legittimità del governo militare e sul modello di transizione democratica.
5. Sport e cultura: mondiali di ciclismo in Ruanda, festival cinematografico in Asia
Mondiali di ciclismo a Kigali
I Campionati del mondo su strada UCI 2025 si svolgono per la prima volta in Africa, precisamente a Kigali, Ruanda, dal 21 al 28 settembre. Cycling Weekly
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Le corse su strada presentano dislivelli notevoli: 5.475 m per la gara élite maschile, 3.350 m per quella femminile, rendendole tra le più impegnative nella storia del mondiale. Cycling Weekly
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Le cronometro (time trials) sono state già assegnate, con successi notevoli per atleti come Marlen Reusser (Svizzera) e Remco Evenepoel (Belgio). Cycling Weekly
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Tra i favoriti per le gare in linea ci sono nomi del calibro di Tadej Pogačar, Demi Vollering, Pauline Ferrand-Prévot e Ben Healy. Cycling Weekly
Questo mondiale rappresenta una svolta simbolica per il ciclismo africano e per l’apertura delle grandi competizioni verso continenti finora marginalizzati.
Busan International Film Festival
Nel mondo del cinema, si è conclusa il 26 settembre la 30a edizione del Busan International Film Festival in Corea del Sud. Wikipedia
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Il festival ha presentato 241 film, ampliando alcune sezioni come Midnight Passion e riorganizzando la competizione principale. Wikipedia
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Il film vincitore del premio principale è Gloaming in Luomu di Zhang Lü, mentre Shu Qi è stata premiata come miglior regista per Girl. Wikipedia
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Il festival ha inoltre rinnovato il concorso principale, integrando film asiatici emergenti e nuove categorie di riconoscimento. Wikipedia
L’evento conferma la crescente centralità dell’Asia – in particolare Corea e paesi vicini – nel panorama cinematografico internazionale.
6. Turismo globale: gli Emirati Arabi celebrano la Giornata Mondiale del Turismo
Il 27 settembre è la Giornata Mondiale del Turismo, e gli Emirati Arabi Uniti colgono l’occasione per sottolineare i risultati ottenuti nel settore. The Times of India
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Il paese ha registrato numeri turistici record, importanti ricadute economiche e investimenti infrastrutturali strategici per rafforzare la posizione dell’EAU come hub globale nel turismo. The Times of India
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Progetti ambiziosi, campagne promozionali e partnership internazionali sottolineano l’intento di consolidarsi come uno dei principali poli turistici mondiali. The Times of India
La celebrazione assume anche un significato simbolico, in un momento in cui il turismo internazionale affronta sfide legate a cambiamenti climatici, crisi sanitarie e tensioni geopolitiche.
7. Focus sull’Italia: economia, infrastrutture, alluvioni e trasporti
Pur non essendo “internazionali” in senso stretto, alcune notizie italiane hanno risvolti internazionali o contesti che meritano attenzione nel quadro globale.
Sentimenti economici e prospettive
A settembre 2025, ISTAT segnala che il sentiment delle imprese italiane è rimasto sostanzialmente stabile (indice composto 93,7 da 93,6), con un leggero aumento della fiducia dei consumatori (96,8 da 96,2) Reuters
Tuttavia, l’economia italiana mostra segnali deboli: nel secondo trimestre il PIL ha registrato un calo dell’0,1%, spingendo il governo a ridurre la stima di crescita 2025 a 0,6%. Reuters
Piano infrastrutturale: ponte Sicilia-Mainland
Un progetto di rilievo approvato recentemente è la costruzione del ponte sospeso che collegherà il continente con la Sicilia, con un costo stimato di circa 13,5 miliardi di euro (15,5 miliardi di dollari) AP News
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Il ponte, lungo quasi 3,7 km con una campata sospesa di 3,3 km, si propone non solo come opera infrastrutturale ma anche come simbolo dello sviluppo del Sud Italia. AP News
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L’opera dovrebbe consentire la circolazione simultanea di auto e treni (fino a 200 treni al giorno), riducendo drasticamente i tempi di viaggio. AP News
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Alcune critiche riguardano l’economicità del progetto, i rischi sismici e ambientali, nonché l’effettiva utilità per le comunità locali. AP News
Emergenza alluvioni
L’Italia settentrionale è stata colpita da piogge torrenziali e alluvioni che hanno causato danni ingenti in Lombardia e Liguria. The Sun
Essenzialmente:
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Quartieri milanesi sono stati sommersi, linee ferroviarie trasformate in corsi d’acqua e persone bloccate nelle proprie abitazioni. The Sun
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A Monza, una madre con il figlio di 10 mesi è stata recuperata da un elicottero. The Sun
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Sono state eseguite oltre 650 operazioni di soccorso in Lombardia, con più di 200 vigili del fuoco mobilitati. The Sun
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Le scuole sono state chiuse in aree critiche, e le autorità mettono in guardia per possibili nuovi fenomeni intensi, considerando anche l’instabilità meteorologica prevista. The Sun
La situazione richiama l’urgenza di politiche di adattamento climatico, gestione del territorio e investimenti in infrastrutture resilienti.
Trasporti e scioperi
Il 26 settembre è stato segnato da uno sciopero nazionale nel settore dell’aria e del trasporto aereo, che ha coinvolto personale aeroportuale, crew, addetti al suolo e piloti, con ricadute su molti voli e aeroporti italiani, in particolare Linate e Malpensa. Travel Tomorrow+3euronews+3Wanted in Rome+3
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Lo sciopero, proclamato dai sindacati CUB Trasporti e USB, è legato alle proteste per salari stagnanti, condizioni di lavoro e arretrati. euronews+1
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ENAC ha stabilito che i voli tra le fasce 7:00–10:00 e 18:00–21:00 sarebbero garantiti, ma fuori da tali orari si prevedono cancellazioni e ritardi. Wanted in Rome+1
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Le proteste hanno anche avuto una forte componente simbolica: alcuni blocchi cargo sono stati motivati da solidarietà verso la causa palestinese, intrecciando rivendicazioni sociali e internazionali. Travel Tomorrow+2consortiumnews.com+2
Questo contesto fa emergere come temi sociali e internazionali possano intrecciarsi direttamente nelle proteste e nei disagi in Italia.
8. Temi trasversali emergenti
Oltre alle singole notizie, emerge un quadro con tendenze trasversali che meritano attenzione.
A. Il ritorno delle tensioni multilaterali
La decisione iraniana, le tariffe americane e le proteste internazionali mostrano un mondo dove le dinamiche multilaterali tradizionali (ONU, diplomazia, accordi di libero scambio) sono messe alla prova. I conflitti commerciali, le sanzioni, le alleanze e le contrapposizioni ideologiche tornano protagonisti.
B. I confini tra interno ed esterno si assottigliano
Manifestazioni in Italia legate al conflitto mediorientale, scioperi che incorporano slogan internazionali, proteste globali per Gaza: questi fenomeni mostrano come le questioni geopolitiche non restino confinate agli stati interessati, ma influenzino il discorso e la mobilitazione sociale anche lontano dal fronte diretto.
C. Vulnerabilità climatica e disastri
L’alluvione italiana è un segnale forte: eventi climatici estremi stanno diventando sempre più frequenti e impattanti. La necessità di infrastrutture resilienti, piani urbani sostenibili e politiche preventive torna centrale nelle agende nazionali e internazionali.
D. Spazi culturali e sportivi come soft power
Festival cinematografici, grandi eventi sportivi (come i mondiali di ciclismo), celebrazioni turistiche (EAU) rappresentano strumenti di proiezione internazionale e identità, utili anche per costruire legami, attrarre investimenti e creare narrazioni geoculturali.
9. Prospettive e scenari futuri
Guardando avanti, ecco alcune questioni chiave da seguire nei prossimi giorni e settimane:
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Evoluzione del caso iraniano
Se il meccanismo di attivazione delle sanzioni proseguirà, l’Iran potrebbe reagire con contromisure economiche o diplomatiche. Occorrerà vedere se ci saranno aperture negoziali o escalation. -
Risposte globali alle tariffe statunitensi
Le nazioni interessate dovranno decidere se commisurare contromisure, aderire a negoziati bilaterali o ricorrere all’OMC. Le decisioni avranno impatto sugli scambi globali. -
Persistenza delle mobilitazioni pro-Palestina
Se le proteste non si affievoliranno, potrebbero influenzare le agende politiche nazionali, le relazioni estere e persino le politiche energetiche (se i blocchi interessano porti o vie di trasporto). -
Sfide climatiche ed emergenze ambientali
In Italia e altrove, eventi meteorologici estremi continueranno a testare la resilienza delle infrastrutture. Le politiche pubbliche dovranno adeguarsi con strategie lungimiranti. -
La politica in Africa post-referendum guineano
Il modello guineano potrebbe essere preso come “esempio” – in senso positivo o negativo – da altri paesi con governi militari o transitori. La reazione internazionale (sanzioni, riconoscimenti, pressioni diplomatiche) sarà significativa. -
La funzione del soft power culturale
La crescita di festival internazionali, eventi sportivi in nuove regioni e strategie turistiche d’avanguardia suggeriscono che gli Stati investiranno sempre più in cultura e sport come leve strategiche.
Conclusione
Il 27 settembre 2025 è un giorno in cui convergono molti fili dell’attualità globale: le tensioni diplomatiche con l’Iran, le guerre commerciali promosse dagli Stati Uniti, le proteste di massa legate al conflitto in Medio Oriente, i progetti infrastrutturali, le crisi climatiche e le manifestazioni culturali. Questi eventi non sono isolati, ma interconnessi: la pressione delle opinioni pubbliche, la geopolitica instabile, la fragilità ambientale e l’arte del soft power chiedono un’analisi sistemica.
Resta fondamentale seguire come si svilupperanno queste dinamiche: come reagiranno i governi, come risponderanno le società, e in che direzione evolveranno le alleanze internazionali.
