Una partita da leggenda, un autentico montaggio cinematografico, un Derby d’Italia che resterà nei ricordi. Juventus batte Inter 4-3 in pieno recupero grazie a un gol fantastico di Vasilije Adzic, classe 2006, entrato dalla panchina nel secondo tempo. Una gara intensa, ricca di emozioni e ribaltamenti continui, che fotografa al meglio le ambizioni – e le fragilità – delle due squadre in questo inizio di stagione.
Ecco il racconto completo della serata e le riflessioni che ne derivano.
Primo tempo: Juve subito avanti, Inter reagisce
-
14’ — Juventus in vantaggio: errore iniziale dell’Inter in impostazione, palla recuperata da Kelly che finalizza con freddezza con il piattone sinistro. Eurosport+2Diretta+2
-
Verso il 30’ — Inter pareggia con Hakan Çalhanoglu, che lascia partire un sinistro potente da fuori area, preciso, che sorprende il portiere. Sky Sport+2Eurosport+2
-
38’ — Kenan Yildiz risponde immediatamente: destro chirurgico sulla base dell’area, la Juve torna avanti con un gol bellissimo che chiude il primo tempo sul 2-1. Eurosport+1
Nel primo tempo, la Juve pare gestire meglio la pressione, ma l’Inter non manca di occasioni: moments of verticalità, colpi da fuori, ma anche problemi difensivi che verranno pagati caro.
Secondo tempo: rimonta Inter, equilibrio fino al capolavoro
-
65’ — Calhanoglu firma il 2-2 con un destro al volo dopo un filtrante: era il forcing dell’Inter, che aumenta la pressione. Sky Sport+2Diretta+2
-
76’ — Marcus Thuram fa 3-2 per l’Inter di testa su calcio d’angolo battuto da Dimarco. Applaudito da tutto lo stadio per un colpo di testa perfetto. Eurosport+1
-
83’ — Juve non molla: entra nel gioco Khephren Thuram, fratello di Marcus, che con un’altra testa – stavolta su calcio piazzato – pareggia 3-3. Scena da “Derby dentro il Derby”. Diretta+1
Fino a questo punto, equilibrio totale: occasioni da entrambe le parti, difese spesso in difficoltà, ma anche spettacolo puro. Nulla lascia presagire che ci sia ancora qualcosa in serbo…
Il finale: Adzic il protagonista
-
Nel corso del secondo tempo Tudor effettua sostituzioni importanti: fuori Vlahovic, Locatelli, Kaufmeiners, dentro giocatori freschi, tra cui Adzic, decisivo. Tuttosport+2Eurosport+2
-
91’ (recupero) — È il momento che ci si ricorderà. Adzic riceve una palla al limite dell’area, si aggiusta il corpo, e con un destro potentissimo indirizza sotto l’incrocio: Sommer non può arrivarci. Gol meraviglioso, da cineteca. Juventus-Inter 4-3. Eurosport+2Reuters+2
È un gol che fa esplodere lo stadio, e che regala alla Juve 3 punti pesantissimi. Un colpo da maestro per Tudor, che nel post partita non nasconde la sua soddisfazione ma anche le riserve su quanto visto nel corso della gara. Sky Sport+2Black & White & Read All Over+2
I protagonisti
-
Vasilije Adzic (Juventus): il giovane che si prende la scena con un gol da 30 metri sotto il sette. Una giocata che può cambiare la sua stagione. Sky Sport+3Reuters+3Diretta+3
-
Kenan Yildiz: già nel primo tempo illumina la scena con un gol e una prestazione di grande personalità. Diretta+1
-
Hakan Çalhanoglu (Inter): doppietta di qualità, con tiri da fuori e senso della posizione, ma non bastano per evitare la sconfitta. Sky Sport+2Diretta+2
-
Marcus e Khephren Thuram: decisivi entrambi in momenti diversi della gara. Marcus per il vantaggio nel secondo tempo, Khephren per il pareggio che rianima lo Stadium. Diretta+2Eurosport+2
-
Igor Tudor (Juventus, allenatore): la vittoria gli dà ragione su alcune scelte, ma dovrà lavorare su continuità difensiva e gestione mentale nei momenti caldi. Sky Sport+1
-
Cristian Chivu (Inter): partita combattuta ma con errori difensivi, gestione del finale che lascia rimpianti. Nonostante tutto, l’Inter ha dimostrato carattere. Black & White & Read All Over+2Diretta+2
Le cifre, il contesto, le implicazioni
-
Con questa vittoria la Juventus resta imbattuta in questa fase iniziale del campionato. Eurosport+1
-
L’Inter invece subisce la seconda sconfitta consecutiva, e dovrà rimboccarsi le maniche se vuole rimanere nella lotta alta. Reuters+2Eurosport+2
-
Il gol decisivo arriva in pieno recupero: ancora una volta, come molte sfide storiche tra queste squadre, la concentrazione e la gestione degli ultimi minuti diventano decisive.
-
Dal punto di vista tattico: la Juve non sempre ha mostrato ordine dietro, ma la freschezza dalla panchina è risultata cruciale. L’Inter ha il dovere di imparare la lezione da certe disattenzioni.
Le parti deboli da migliorare
-
La difesa della Juve ha mostrato crepe: occasioni concesse, scelte discutibili, specialmente quando la partita si giocava su ritmi alti.
-
L’Inter ha pagato la mancanza di lucidità dopo aver preso il vantaggio: gestione della partita, capacità di chiudere il gioco, mentalità nei minuti finali.
-
In generale, settori come centrocampo e ripartenze sono sembrati altalenanti da entrambe le parti: opportunità sprecate, momenti di blackout.
Il significato del risultato
Per la Juve è una vittoria che può dare slancio: morale alto, fiducia nella rosa, conferma che giovani come Yildiz e Adzic possono fare la differenza. Serve però trasformare il potenziale in costanza.
Per l’Inter, è un campanello d’allarme: non basta creare, bisogna saper chiudere; non basta la qualità individuale, serve coesione, mentalità vincente fino all’ultimo secondo.
Conclusione
Il Derby d’Italia 2025/26 entra subito nel carnet delle partite simbolo. Non una semplice vittoria, ma un momento che può definire la stagione di Juventus e dare a Igor Tudor credibilità e margini di manovra.
Dall’altra parte, un’Inter che deve metabolizzare la beffa, tirare fuori le proprie caratteristiche migliori, e imparare che in certi partite la differenza la fanno i dettagli, la gestione dei momenti, la testa.
Questo 4-3 è perfetto da raccontare, sorprendente da vivere, ed esattamente quello che serve per confermare che la Serie A non è mai prevedibile, specialmente nei grandi classici.
