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È in corso a Chieti il processo per l’omicidio di Walter Albi. Questa mattina il super testimone Luca Cavallito non ha avuto dubbi nell’affermare: “E’ stato Nobile!”
Si torna in aula, in Corte d’Assise, dopo la pausa estiva, per il processo sull’agguato avvenuto in un bar nei pressi della Strada Parco di Pescara il 1° agosto 2022, in cui perse la vita l’architetto Walter Albi e rimase gravemente ferito l’ex calciatore Luca Cavallito. Sarà proprio lui il protagonista dell’udienza di giovedì 26 settembre, a partire dalle ore 9, nell’aula della Corte d’Assise a Chieti.
Dopo una lunga e complicata degenza in ospedale, e dopo aver subito diversi interventi chirurgici, Cavallito si è messo subito a disposizione degli inquirenti per fare chiarezza su quanto accaduto in quel tragico pomeriggio d’estate. L’informazione più importante che ha dato agli investigatori è quella di aver riconosciuto, nella voce del killer, quella di Cosimo Nobile, imputato nel processo insieme al presunto fiancheggiatore Maurizio Longo e al presunto mandante, Natale Ursino.
Secondo l’accusa, sostenuta dal procuratore di Pescara Giuseppe Bellelli e dal sostituto procuratore Andrea Di Giovanni, l’agguato sarebbe stato ordinato da Ursino, legato alla ‘Ndrina di Locri, per il mancato rispetto di un accordo su una traversata oceanica di cui si sarebbe dovuto occupare Albi – in possesso di una patente nautica – per il trasferimento di un grosso quantitativo di droga.
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