Versatili e gustosissimi, prugna sono i frutti della pianta Prunus domestica e sono tra i più amati del periodo estivo: che siano viola, rosse o gialle sono succose e dal gusto leggermente acidulo e le puoi consumare fresche, secche o usarle in marmellate, torte e ricette salate.
Le prugne, o anche susinasono anche ricchezze di numerosi benefici soprattutto per l’apparato gastrointestinale, per questo si consiglia spesso di mangiare il frutto come spuntino salutare. Ma attenzione: meglio che ne limiti il consumooh! Proprio per queste sue proprietà la prugna, se mangiata in eccesso, può avere effetti collaterali poco piacevoli.
Ma quante prugne è bene consumare in un giorno, è meglio mangiare secche o fresche e cosa succede se ne consumare in eccesso? Rispondiamo a tutte le curiosità sul consumo delle prugne aiutandoci con la scienza.
La differenza tra prugne e susine? Nessuna
Probabilmente è uno degli enigmi che solo il fruttivendolo, di fronte ai nostri dubbi, è riuscito a risolvere una volta per tutti. Prugne e susine sono la stessa cosa? La risposta è sì, sono lo stesso frutto e vengono come già detto dal Prugnoun albero di probabile origine caucasica appartenente alla famiglia delle Rosaceeche si divide in due specie: Prunus domestica, meglio conosciuto come susino europeo, e Prunus salicinadenominato anche susino cino-giapponese.
La differenza sostanziale tra le due è che parliamo di susina quando ci riferiamo al frutto fresco e di prugna indicando il frutto essiccato o disidratato. Si tratta quindi dello stesso frutto, al naturale oppure sottoposto a un procedimento chimico che ne elimina gran parte dell’acqua.
Quante prugne consumare al giorno?
Gli esperti della nutrizione hanno evidenziato come consumare quotidianamente le prugne sia un grande aiuto non solo dal punto di vista degli effetti conosciuti (diuretico, digestivo, lassativo per esempio) ma anche in nuovi frangenti. Uno studio pubblicato sul Rivista di nutrizione ha dimostrato come il consumo delle prugne agisca anche sul benessere delle ossa e sia efficace soprattutto nel combattere l’osteoporosi: le donne in postmenopausa che hanno partecipato alla ricerca hanno evidenziato un abbassamento dei valori rispetto a quelle che non hanno mangiato le prugne.
Questo vuol dire che ne puoi mangiare in quantità illimitata? No, perché gli effetti benefici delle prugne possono scatenarsi all’eccesso se consumate troppo, in particolare dal punto di vista lassativopossono scatenare l’effetto opposto e farti incorrere in problematiche intestinali come dolore addominale o diarrea.
Secondo i nutrizionisti se parliamo di prugna fresca (e in questo caso il termine corretto per chiamarle è susine) dovresti limitare a 4-5 frutti al giornonon di più, magari iniziando in modo graduale con 1-2 prugne e poi andando a crescere man mano. Attenzione se invece consumate prugne secche: sono un alimento calorico e le proprietà risultano più concentrate, quindi non superare la porzione standard di frutta disidratata consigliata, ovvero circa 30-40 grammi al giorno.
Come includere le prugne a tavola
Mangiare i frutti per intero non è l’unico modo di includerli nella vostra alimentazione: le prugne, infatti, si prestano a essere consumate da sole come spuntino ma anche a essere un’importante aggiunta ad altri piatti.
Avendo un sapore molto zuccherino si prestano particolarmente alle lavorazioni di pasticceriaper esempio all’interno di una crostata estivadi unotorta della nonna alle prugne o di un invitato crollareo ancora da aggiungere nell’impasto dei muffin.
Sono ottime come marmellata, buonissima se la spalmi su una fetta di pane o sulle fette biscottate, ma si prestano molto bene anche ad essereSciroppatooa essere utilizzato per creare un gustosogelato fai da te a base di yogurt.
Forse non te lo aspetti, ma le prugne si sposano molto bene anche con le ricette salate nonostante il loro sapore sia particolarmente dolce. Prova ad aggiungerle all’insalata, o se vuoi sperimentare ancora di più prova abbinamenti particolari (e buonissimi) come il pollo alle prugneuna ricetta semplice ma in grado di sorprendere, o inseriscile nella farcitura di rotoli e arrosti di carne.
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