Il dolci di Procida lo “lingue di bue”sono un dolce tipico dell’omonima isola campana realizzate con due strati di pasta sfogliaritagliati nella caratteristica forma ovaleche saranno farciti con una deliziosa crema pasticcera aromatizzata al limone; le lingue di Procida saranno poi cosparse con zucchero semolatoprima della cottura in forno per meno di mezz’oracosì da ottenere un involucro caramellato e croccante. Una volta pronte, gustale per la colazionela merenda oppure servile come squisito buon pasto per deliziare i tuoi ospiti.
Noi abbiamo preparato le lingue di Procida con la pasta sfoglia pronta, ma puoi realizzarla a casa se preferisci.
Ecco come prepararla a casa con la nostra Melissa in modo davvero semplice.
Vieni a preparare le lingue di Procida
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Passo 1
Inizia preparando la crema al limone: unisci i tuoirli con lo zucchero e l’amido 1. Metti il latte in un pentolino con il limone grattugiato e la bacca di vaniglia 2 e portalo a bollore, dopo di che versa una piccola parte di latte sul composto di tuorli. Mischia bene e metti nel pentolino, portando a cottura la crema 3.
Inizia preparando la crema al limone: unisci i tuoirli con lo zucchero e l’amido 1. Metti il latte in un pentolino con il limone grattugiato e la bacca di vaniglia 2 e portalo a bollore, dopo di che versa una piccola parte di latte sul composto di tuorli. Mischia bene e metti nel pentolino, portando a cottura la crema 3.
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Passo 4
Ritaglia la pasta sfoglia in 6 parti ovali con l’aiuto di un coltellino. Aggiungi la crema 4 e richiudi con la pasta sfoglia, sigillando bene i bordi 5. Cospargere la superficie con zucchero semolato e inforna a 180°C per circa 25 minuti, fino a doratura 6.
Ritaglia la pasta sfoglia in 6 parti ovali con l’aiuto di un coltellino. Aggiungi la crema 4 e richiudi con la pasta sfoglia, sigillando bene i bordi 5. Cospargere la superficie con zucchero semolato e inforna a 180°C per circa 25 minuti, fino a doratura 6.
Conservazione
Se dovessero avanzare, puoi conservare le lingue di Procida per 1-2 giorni in frigorifero in un contenitore ermetico e riscaldarle un po’, prima di gustarle.
